Neurologo ad Afragola (Napoli): prenota la visita specialistica

La visita dal neurologo è una tappa utile quando si sospettano problemi al sistema nervoso. Il neurologo, infatti, è il medico specializzato nella diagnosi e trattamento dei disturbi che vanno dall’encefalo ai nervi periferici

 

Debolezza muscolare, acufene, formicolii, alterazione dei sensi, difficoltà nel trovare la coordinazione, cefalee ricorrenti: sono solo alcuni dei sintomi che possono richiedere una visita neurologica approfondita. 

 

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Visita neurologica: in cosa consiste?

La visita neurologica consiste in un’indagine, non invasiva, che ha come scopo quello di diagnosticare una possibile malattia neurologica o la presenza di una lesione localizzata. 

 

La sua durata è di circa 30 minuti, ma potrebbe prolungarsi in base al caso specifico del paziente. 

 

Nella prima fase della visita, il neurologo effettua un’anamnesi del paziente, informandosi sulla sua storia clinica e su quella della sua famiglia, sullo stile di vita, e analizzando gli eventuali sintomi. 

 

Terminata questa fase, vengono effettuati dei test per indagare lo stato mentale del paziente, il funzionamento del sistema motorio e sensoriale. 

L’esame fisico e neurologico serve per valutare forza muscolare, capacità di coordinazione e riflessi. 

 

Queste due fasi consentono al neurologo di effettuare una prima diagnosi alla quale possono seguire indagini più approfondite, eventuali esami clinici o strumentali, come elettroencefalogramma, angiografia, Pet, Tac e così via.

 

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Dott.ssa Cinzia Russo

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Visita neurologica per acufene

L’acufene è un disturbo fastidioso dell’orecchio. Consiste nella percezione, in assenza di stimoli esterni, di fischi, sibili che possono essere localizzati in uno o entrambi gli orecchi. 

 

Le cause dell’acufene possono essere tantissime: 

  • traumi cranici
  • stress
  • patologie dell’orecchio
  • alterazioni dell’articolazione temporo-mandibolare. 

 

Si tratta di un disturbo fastidioso che può coinvolgere il sistema uditivo periferico, quello centrale o aree cerebrali. Per questo, potrebbe essere opportuna una visita neurologica per indagare le origini dell’acufene. 

 

Il primo passo, anche in questo caso, è un’indagine anamnestica sulle caratteristiche del disturbo, la durata e la costanza. 

 

Il neurologo indaga la presenza o meno di sintomi associati, come per esempio la sensazione di perdita di udito, eventuali vertigini, dolore o secrezioni dall’orecchio. 

 

In particolare, durante la visita neurologica per acufene, lo specialista indaga la possibile presenza di sintomi neurologici associati, come: cefalea persistente, problemi alla vista, debolezza, vertigini. 

 

Un’ulteriore indagine riguarda anche l’eventuale esposizione a rumori forti, variazioni di pressioni improvvise, precedenti infezioni all’orecchio, traumi o uso di farmaci. 

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Domande Frequenti

Iperreflessia: cos’è e come si cura?

L’iperreflessia è l’accentuazione dei riflessi muscolo-tendinei o dei riflessi profondi che, solitamente, in un soggetto sano sono minimi. I riflessi sembrano esagerati, come se fossero fuori controllo, perché viene a mancare l’azione regolatrice dei centri nervosi

 

In alcuni casi, l’iperreflessia può causare una risposta multipla che può portare a una contrazione e decontrazione muscolare. 

 

Oltre all’accentuazione dei riflessi, possono presentarsi anche altri sintomi come: 

  • ansia
  • disturbi endocrini o metabolici
  • ipoglicemia
  • ipertiroidismo
  • insufficienza renale 
  • e così via.

 

L’indagine neurologica in presenza di iperreflessia è infatti necessaria per indagare l’eventuale presenza di lesioni del tratto corticospinale

 

Le cause neurologiche che portano all’iperreflessia possono essere varie: paralisi cerebrali infantili, ischemie, lesioni traumatiche, sclerosi laterale amiotrofica.

 

La cura dipende dalla causa, per questo è consigliabile sempre, al presentarsi dei sintomi, un’indagine accurata da parte di un neurologo. 

Mal di testa: è consigliabile una visita neurologica?

Il mal di testa è una condizione molto comune, che può manifestarsi in maniera diversa e avere cause differenti. 

 

In genere, la visita neurologica per mal di testa è consigliata in presenza di cefalee persistenti. 

 

Possiamo dire che tutti i tipi di cefalee sono di competenza neurologica, per questo una diagnosi del neurologo è sempre consigliata per identificare la tipologia di disturbo che può essere primaria o secondaria, e poter intervenire nel modo più appropriato, evitando la cronicizzazione del disturbo. 

 

La visita neurologica è allo stesso tempo indispensabile se il mal di testa è associato a traumi o a eventuali patologie diagnosticate in precedenza. 

 

Ma in cosa consiste una visita neurologica per cefalea?

 

Il neurologo effettua innanzitutto un’anamnesi del paziente, informandosi su sintomi, sulla storia clinica della sua famiglia, sui farmaci che assume e sul suo stile di vita. 

 

Esami obiettivi e mirati aiutano il neurologo a ottenere informazioni importanti sull’integrità del sistema nervoso e delle sue funzioni. 

 

Visto che il mal di testa può associarsi a una molteplicità di fattori, è di fondamentale importanza affidarsi a strutture specializzate e a medici competenti. 

 

La diagnosi fa la differenza nella cura del problema e nell’evitare che le cefalee possano diventare un disturbo cronico e invalidante.

Vertigini: quando fare una visita neurologica?

Le vertigini costituiscono un altro sintomo che può lasciare intendere la presenza di patologie a carico dell’orecchio o del sistema nervoso

 

Un eventuale danno a livello del cervelletto o del tronco encefalico, per esempio, può essere la causa di fastidiose vertigini. 

 

Chi soffre di questo disturbo, dovrebbe fissare una visita neurologica per capire se si tratta di vertigini periferiche (legate a problemi dell’orecchio interno) o centrali (dipendenti quindi da un disturbo neurologico). 

 

Tra gli esami specifici prescrivibili, in questo caso, possono esserci esami a orecchie, occhi e accertamenti neurologici. Se il neurologo sospetta la presenza di problemi al tronco encefalico o al cervello, può decidere di far effettuare al paziente ulteriori test, come risonanze magnetiche o TAC

 

Tra le cause principali delle vertigini centrali, si possono elencare: 

  • problemi vascolari ischemici
  • cefalee
  • uso di particolari farmaci
  • sclerosi multipla
  • tumori del Sistema Nervoso Centrale e Periferico. 

 

Una diagnosi corretta, quindi, serve innanzitutto per capire la natura del problema e come intervenire. 

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