Reumatologo ad Afragola (Napoli): prenota la visita specialistica

Dolore alle articolazioni, spossatezza cronica, episodi febbrili possono indicare la presenza di una malattia reumatica. In questi casi, la visita dal reumatologo serve a effettuare una diagnosi dei disturbi e stabilire la terapia adeguata per evitare che, a lungo andare, questo tipo di patologie possano cronicizzarsi o diventare invalidanti. 

 

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Visita reumatologica: in cosa consiste?

La visita reumatologica è uno strumento necessario per la prevenzione e la diagnosi delle malattie reumatiche. Attraverso la visita, il reumatologo indaga l’origine del disturbo e determina la cura più adatta per trattarlo. 

 

Inizialmente, il reumatologo raccoglie le informazioni anamnestiche del paziente: storia, stile di vita, alimentazione, vizio del fumo, sedentarietà, eventuali patologie pregresse o in corso, uso di farmaci. 

 

Successivamente, procede a effettuare una visita clinica della durata di 30-40 minuti. Si tratta di un controllo accurato della salute ossea, muscolare e articolare. Dai risultati ottenuti durante la visita clinica, il medico decide se prescrivere ulteriori accertamenti diagnostici, come esami radiologici, esami del sangue, ecografie articolari. 

 

In genere, la visita dal reumatologo viene fissata su indicazione del medico curante, in presenza di sintomi che possono lasciare presagire la presenza di una malattia reumatica, come dolore alle articolazioni, febbre e stanchezza. 

Lo spettro delle malattie reumatiche è molto ampio. Questo tipo di patologie colpiscono principalmente le articolazioni, le ossa, ma anche il tessuto connettivo e i muscoli. Se non trattate, possono diventare invalidanti. 

 

Nell’elenco delle malattie reumatiche più comuni, troviamo: 

  • Artrosi
  • Fibromialgia
  • Artrite reumatoide
  • Spondilite
  • Artrite psoriasica
  • Lupus Eritematoso Sistemico (LES)
  • Sclerodermia
  • Polimialgia reumatica
  • Sindrome di Sjogren
  • Altre malattie autoimmuni rappresentate dalle vasculiti sistemiche, tra cui Sindrome di Churg-Strauss, Arterite Temporale, Panarterite nodosa.

Artrite reumatoide, cause e sintomi

L’artrite reumatoide è una malattia infiammatoria autoimmune cronica, generalmente più frequente nelle donne, che sono colpite in misura tre volte superiore rispetto agli uomini. 

I suoi sintomi sono: 

  • Dolore (il sintomo più evidente)
  • Febbre
  • Gonfiore delle articolazioni
  • Rigidità articolare
  • Progressiva perdita della funzionalità articolare

I sintomi possono comparire in maniera graduale, anche se l’evoluzione della malattia è molto soggettiva. Inizialmente può presentarsi solo il dolore, per poi accompagnarsi a calore della zona interessata, gonfiore e rigidità dei movimenti. Periodi acuti si possono alternare a periodi di relativo benessere. 

 

Le parti del corpo maggiormente colpite da queste malattie sono le articolazioni delle dita di mani e piedi, polsi, ginocchia e caviglie. 

 

L’artrite reumatoide può presentarsi a qualsiasi età, ma è più frequente in adulti e anziani. Anche se colpisce tendenzialmente le articolazioni, l’infiammazione può estendersi anche agli organi interni. Si tratta infatti di una malattia autoimmune multifattoriale.

 

Attualmente non è ancora ben chiaro quali siano le cause che scatenano l’artrite reumatoide. Si suppone che possano avere un peso fattori genetici, ormonali o anche ambientali. 

In chi soffre di artrite reumatoide, il sistema immunitario produce erroneamente degli anticorpi che attaccano la membrana sinoviale che riveste le articolazioni, causando stati infiammatori e dolore. Se non viene trattata, l’artrite reumatoide può portare alla deformazione dell’articolazione colpita.

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Dott. Luciano Maja

– Medico Chirurgo –
Specialista in Medicina Interna

– Reumatologo –

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Domande Frequenti

Come si manifesta il Lupus Eritematoso Sistemico (LES)?

Il Lupus Eritematoso Sistemico (LES) è una malattia autoimmune multisistemica cronica. 

Le sue manifestazioni sono molto varie: può presentarsi in maniera molto lieve o in modi addirittura pericolosi per la vita della persona che ne soffre. 

 

Le sue cause sono tutt’oggi sconosciute, anche se si pensa che possano essere collegabili a fattori ambientali, genetici o ormonali. Si sa che può colpire varie parti del corpo: dalle articolazioni, al cervello, fino agli organi interni e ai vasi sanguigni e che colpisce in maggior misura le donne in età fertile. Anche se può sorgere in qualsiasi fase della vita. 

 

Il Lupus Eritematoso Sistemico è la forma più comune, ma ne esistono altre: 

  • Lupus neonatale, che si verifica quando un neonato acquisisce in maniera passiva gli anticorpi di una madre affetta da LES
  • Cutaneo: che colpisce la pelle con eruzioni o lesioni
  • LES come reazione all’uso di particolari farmaci

 

I sintomi più comuni sono: 

  • Eruzioni cutanee
  • Affaticamento
  • Febbre
  • Articolazioni gonfie
  • Dolore

 

Vista la complessità della malattia e dei sintomi, una diagnosi corretta in genere comporta l’intervento di vari specialisti, tra cui immunologo e reumatologo.

Sclerodermia, quali sono i sintomi?

Dolori articolari o muscolari, ipertensione, difficoltà a deglutire o a respirare, comparsa di calcificazioni sono alcuni dei sintomi che possono lasciare presagire una sclerodermia.

 

Anche improvvisi cambiamenti nella circolazione superficiale delle dita o formicolii possono essere un campanello d’allarme da non sottovalutare. 

 

La sclerodermia è una malattia autoimmune rara che, come si intuisce dalla stessa parola, colpisce principalmente la pelle. 

 

I sintomi possono essere molto diversi da paziente a paziente, anche in base alla gravità della malattia, e presentarsi tra i 30 e i 50 anni di età. 

 

Allo stesso tempo, esistono diverse forme di sclerodermia. In alcuni casi, possono comparire sulla pelle delle chiazze di colore rosso-violaceo, che tendono a indurirsi col tempo. La parte centrale si schiarisce, fino a diventare quasi bianca e ad assumere un aspetto finale simile a quello di una cicatrice. 

 

Si può presentare in diverse parti del corpo: cuoio capelluto, genitali, fino ad arrivare alla forma più profonda che può colpire anche muscoli e ossa.

 

La sclerodermia sistemica diffusa è infatti molto grave, colpisce organi come l’apparato digerente, i reni, i polmoni o addirittura il cuore. In questo caso, una diagnosi tempestiva da parte di un reumatologo esperto può fare la differenza nella vita del paziente. 

Fibromialgia: quali sono i sintomi e cosa la causa?

La fibromialgia è una malattia invalidante. Il termine stesso richiama il dolore muscolare e dei tessuti connettivi (tendini e legamenti), che sono tra i sintomi più diffusi. 


Altri sintomi comuni sono: 

  • Colon irritabile
  • Disturbi del sonno
  • Bruciore alle parti intime
  • Stanchezza cronica

 

Si tratta di un disturbo spesso difficile da diagnosticare, per la presenza di sintomi simili ad altre patologie.

 

Se si ha il dubbio di essere in presenza di una malattia reumatica è bene fissare una visita di controllo da un reumatologo, per intervenire in maniera tempestiva, evitando il peggiorare della malattia.

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