Otorinolaringoiatra ad Afragola (Napoli): prenota la visita specialistica

Orecchio, naso e laringe (quindi bocca): la parola otorinolaringoiatra, dal greco, indica proprio questi tre organi.

 

Problemi di respirazione, naso o orecchie chiusi, ronzii (acufene) e problemi all’udito, vertigini e disturbi alla gola sono alcuni dei sintomi più comuni per cui rivolgersi a un medico specializzato in otorinolaringoiatria.

 

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Come si svolge la visita otorinolaringoiatrica?

La visita dall’otorinolaringoiatra può quindi riguardare disturbi alle orecchie, al naso, o alla gola/laringe. 

 

Questo medico specialista si occupa di una vasta gamma di disturbi e complicazioni, come i problemi del sonno (per esempio le apnee notturne e il russamento), problemi alla faringe e alle corde vocali, polipetti nasali, alterazioni delle adenoidi e così via.

 

In genere, la visita otorinolaringoiatrica si effettua in presenza di particolari sintomi: dai ronzii nell’orecchio (acufene), ai problemi di vertigine, al dolore cronico alla gola, in seguito all’abbassamento della voce e così via.

 

Sono cinque le fasi principali di una visita dall’otorinolaringoiatra:

  • Colloquio: in questa fase, il medico procede con la cosiddetta anamnesi, informandosi cioè sui disturbi del paziente, sulla sua storia familiare (se ci sono casi in famiglia di malattie che riguardano naso, orecchio o laringe) e sulle sue abitudini.
  • Ispezione del cavo orale, in cui si verifica lo stato di salute della bocca e in particolare delle tonsille;
  • Otoscopia, che riguarda invece l’orecchio, con l’eventuale rimozione/aspirazione di cerume in eccesso;
  • Rinoscopia, in cui lo specialista controlla le cavità nasali;
  • Palpazione del collo, per individuare eventuali tumefazioni.

 

L’otorinolaringoiatra può poi procedere con esami più approfonditi come la laringoscopia, l’esame audiometrico e così via.

Cosa fare con l’acufene?

Tra i disturbi più comuni di cui si occupa l’otorinolaringoiatra, il cosiddetto acufene.

 

Si tratta di un ronzio (o fischio, sibilo, fruscio) che il paziente avverte nelle orecchie anche se all’esterno non c’è nulla che produce il rumore.

 

A seconda dei casi, l’acufene può variare d’intensità (da debole a forte) o di durata (può essere intermittente o continuo). Alcuni pazienti lo percepiscono solo in un orecchio, mentre altri in entrambi.

 

L’acufene non è una malattia in sé, anche se può essere molto fastidioso, ma è necessario controllarlo con l’aiuto di un medico specialista perché può essere il sintomo di altre malattie, anche gravi.

 

Tra le possibili cause, ricordiamo:

  • Alterazione del gruppo di cellule nervose o neuroni responsabili per la percezione di rumore e dolore;
  • Assunzione di farmaci;
  • Eccesso di cerume;
  • Otite o altre malattie dell’apparato uditivo;
  • Problemi di udito;
  • Rumori eccessivi a cui si è esposti per esempio al lavoro;
  • Sbalzi di pressione;
  • Traumi al cranio o alle orecchie;
  • Tumori del nervo acustico

 

È importante quindi prenotare una visita dall’otorinolaringoiatra il prima possibile, per individuare eventuali cause scatenanti dell’acufene. 

Per la tua visita, affidati a mani esperte. Viene a conoscere il nostro specialista:

Dott. Giovanni Sansone

– Medico Chirurgo –
– Specialista in Otorinolaringoiatria –

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Domande Frequenti

Otite, perforazione del timpano e malattie dell’orecchio: quali i sintomi?

Tra le malattie dell’orecchio, l’otite è una delle più comuni.

 

Si tratta di una infiammazione dell’orecchio, che può essere esterna (quando intacca il condotto uditivo esterno) o media (se interessa il cosiddetto orecchio medio, una cavità presente nel timpano).

 

Generalmente è causata da batteri, virus o funghi, per esempio quando si nuota a contatto con questi microrganismi.

 

Tra le altre cause possibili, i traumi causati dalla pulizia dell’orecchio, per esempio con un cotton fioc (ricordiamo che non andrebbe mai utilizzato in profondità).

 

Quali sono i sintomi dell’otite? Possono essere diversi:

  • Dolore alle orecchie
  • Rigonfiamento doloroso dei linfonodi (“filtri” biologici presenti dietro l’orecchio)
  • Perdita dell’udito, anche se non totale
  • Prurito nel canale uditivo
  • Sensazione di pressione e/o acufene
  • Accumulo di liquido nel timpano (si presenta nei  casi di otite media)
  • Febbre (otite media)
  • Fuoriuscita di pus in caso di perforazione del timpano (otite media)
  • (sempre nei casi di otite media)

 

I bambini piccoli che soffrono di otite media, possono inoltre presentare:

  • Diarrea
  • Irritabilità
  • Raffreddore
  • Scarso equilibrio
  • Tosse
  • E così via.

 

L’otite media è inoltre la causa più comune della perforazione del timpano, che può provocare dolore forte e improvviso all’orecchio, a volte accompagnato da sanguinamento, vertigini, acufene.

 

Tra gli altri disturbi dell’orecchio più comuni ricordiamo otosclerosi e disturbi del labirinto.

Quali sono i sintomi della tonsillite?

L’infiammazione delle tonsille prende il nome di tonsillite.

Le tonsille sono come delle “palline” (anche se hanno più la forma di mandorle) tra la bocca e la faringe. La loro funzione si esaurisce con l’infanzia: nei bambini, aiutano a proteggere le vie respiratorie.

 

Cosa causa l’infiammazione? In genere virus come Adenovirus e Rhinovirus, o batteri come lo Streptococco.

 

Quali sono i sintomi più comuni della tonsillite?

  • Alitosi
  • Area arrossata
  • Dolore alla gola, in particolare durante la deglutizione
  • Dolore alle orecchie
  • Febbre
  • Gonfiore ai linfonodi
  • Placche alla gola
  • Tonsille gonfie

Come curare la sinusite?

La sinusite è una infiammazione dei cosiddetti seni paranasali. Cosa sono? I seni paranasali sono delle cavità presenti nelle ossa del viso (quindi tra occhi, naso e guance).

 

La sinusite può presentarsi in forma acuta (fino a 7 giorni), subacuta (fino a 3 mesi) o cronica (oltre i 3 mesi).

 

Quali sono i sintomi della sinusite? Possono essere diversi e non sempre specifici:

  • Dolore alla testa e nell’area interessata dall’infiammazione;
  • Febbre;
  • Mancanza o attenuazione dei sensi del gusto e dell’olfatto
  • Raffreddore e muco;
  • Sensazione di rigonfiamento intorno agli occhi.
  • Tosse catarrosa.

 

Spesso si pensa che la sinusite sia un disturbo lieve e infatti viene “automedicata” con l’impiego di alcuni rimedi naturali. In realtà, la sinusite può causare gravi complicazioni, come ascessi cerebrali e trombosi del seno cavernoso.

 

Per questa ragione, è importante affidarsi a un otorinolaringoiatra competente.

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