I denti da latte: carie nei bambini

Carie bambini - Polimed

I denti da latte: carie nei bambini

Un allattamento prolungato e l’eccessiva assunzione di zuccheri sono all’origine di questa patologia La carie dei denti da latte costituisce un tipo di carie unico che si può riscontrare nei bambini piccoli ed in quelli più grandi. Un allattamento prolungato e l’eccessiva assunzione di zuccheri sono all’origine della carie.

La carie dei denti da latte costituisce un tipo di carie unico che si può riscontrare nei bambini piccoli ed in quelli più grandi. Anche se questa condizione è stata descritta per la prima volta nel 1962, ancora oggi non tutti i genitori e medici ricorrono alle opportune misure preventive. Sebbene sia di solito riscontrata in bambini allattati artificialmente, di recente è stata anche associata a bambini allattati al seno materno. La carie dei denti da latte è caratterizzata dalla carie della superficie liscia dei denti mascellari anteriori e dei primi molari caduchi, denti che di solito risultano resistenti alla carie. Nei bambini più grandi possono essere interessati altri molari, e più avanti nel corso della malattia vengono interessati anche i denti mandibolari anteriori. Secondo il modo di succhiare e d’ingoiare del bambino, saranno inizialmente coinvolte le superfici frontali o posteriori dei denti; alla fine viene intaccata l’intera corona, che passerà da uno smalto bianco calcareo ad una superficie morbida tipo formaggio che alla fine si sgretolerà fino alla linea delle gengive. Se il deterioramento è molto rapido la polpa si infetta, causando notevole dolore, quindi si verifica la formazione di un ascesso e di una fistola di fronte alle punte delle radici.

Cause Carie Denti da Latte

Quali sono le cause maggiormente implicate nella formazione della carie? Si riscontrano le seguenti caratteristiche comuni nei bambini con carie dei denti da latte:

  • Prolungato allattamento (sia con il biberon che al seno materno) dopo l’eruzione dei denti.
  • Ingestione di vari alimenti con il biberon compreso il latte, latte in polvere, succhi di frutta, altre bibite e acqua addolcita con zucchero.
  • Bambini a cui si consente di attaccarsi (alla bottiglia o al seno materno) a volontà durante la giornata e particolarmente al momento del sonnellino e all’ora di andare a letto.

Quando un bambino succhia dalla bottiglia, la tettarella poggia nella bocca tra il palato e la lingua. Man mano che il liquido viene succhiato si deposita nella parte posteriore della faringe orale e viene quindi deglutito.

Quando il bambino incomincia ad addormentarsi e diminuisce quindi la frequenza del suo ciucciare, rallentano anche il flusso salivare e la deglutizione ed il liquido si accumula nella bocca.

Il minor tamponamento degli acidi con la saliva ed il minor deflusso dalla bocca aumentano sensibilmente il potenziale cariogeno del liquido. 

La cavità orale costituisce un’incubatrice ideale per i batteri.I batteri cariogeni sono presenti in grandi quantità al momento dell’eruzione dei denti.

Lo smalto dei denti appena spuntati, non del tutto maturi, è molto suscettibile agli attacchi degli acidi.
Tutti i principali ingredienti della dieta alimentare del bambino, latte, latte in polvere e succhi, contengono carboidrati – lattosio, fruttosio o saccarosio – in grado di essere metabolizzati dai microbi e di produrre acidi nocivi.

Tutti i liquidi, ad eccezione dell’acqua semplice sono in grado di produrre acidi quando vengono metabolizzati da batteri orali.

Vi è qualche controversia sul fatto che il latte intero (senza additivi) sia o meno un agente cariogeno. Alcuni dati indicano che, grazie al suo contenuto di calcio e di fosfato, il latte rende lo smalto resistente alle carie.

Risultati di altri studi indicano invece che, se si lascia ristagnare abbastanza tempo, il latte ha potenziali cariogeni. La prevenzione delle carie dei denti da latte richiede il massimo sforzo perché vengano informati i genitori sui potenziali problemi connessi all’allattamento prolungato del bambino sia al seno materno che alla bottiglia.

Le attuali raccomandazioni sull’alimentazione pediatrica indicano che la somministrazione di cibi solidi dovrebbe cominciare dai 4 ai 6 mesi d’età.

Quantunque l’allattamento possa continuare anche fino all’età di 12 mesi e oltre, i genitori dovrebbero essere consapevoli del rischio della carie connesso all’allattamento prolungato, sia alla bottiglia che al seno, specialmente al momento del sonnellino o all’ora di andare a letto.

Succhi di frutta ed altri liquidi dolcificati non dovrebbero essere dati nel biberon, ma dovrebbero essere dati ai bambini solo quando questi sono in grado di stare seduti e bere le sostanze liquide dalla tazza.

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Terapie

La terapia migliore ovviamente è la prevenzione, e necessariamente deve essere attuata su due livelli:

  • La somministrazione di fluoro da subito, oggi disponiamo di fluoro in gocce da aggiungere al latte nel biberon per poi passare alle compresse. Il fluoro deve essere somministrato continuativamente almeno fino al compimento del 16°anno di età, per ottenere una buona profilassi contro la carie.
  • Regole di igiene per prevenire la carie: è sufficiente limitare l’uso della bottiglia, spazzolare i denti, applicare fluoro a livello topico per remineralizzare le zone eventualmente decalcificate.
    Se ha avuto già inizio la formazione di cavità – la carie – occorre un piano più vasto. Se il bambino ha 12 mesi o più, occorrerebbe eliminare l’allattamento all’ora del sonnellino e al momento di andare a letto per la notte.
    Se il bambino viene nutrito con il biberon, il latte dovrebbe essere sostituito da acqua non zuccherata nel caso in cui il bambino abbia bisogno di ciucciare ulteriormente.
    Se il bambino viene allattato al seno materno, allora occorre fare più attenzione alla pulizia dei denti. Non solo la superficie labiale ma anche quella linguale dovrebbe essere pulita.

Occorrono controlli scrupolosi per assicurarsi che tutte le procedure preventive vengano attuate dai genitori affinché non si sviluppino carie.
Se vengono attentamente osservate le regole sia della prevenzione attraverso la somministrazione del fluoro che sul piano dell’igiene orale, l’incidenza della carie è notevolmente ridotta


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